Si desidera approfondire e completare “Il Discorso escatologico” (aggiornamento del 15/06/2017) e quello precedente del 13/11/2021 con un breve passo del Vangelo di Luca (19, 41-44) che appare più esplicito rispetto al Discorso nella sua globalità, a seguito di una costante rilettura del Nuovo Testamento sia per un arricchimento personale che ai fini della ricerca.
“Quando fu vicino alla città, Gesù la guardò e si mise a piangere per lei. Diceva: Gerusalemme, se tu sapessi, almeno oggi, quel che occorre alla tua pace! Ma non riesci a vederlo! Per te verrà un tempo nel quale i tuoi nemici ti circonderanno di trincee. Ti assedieranno e penetreranno su di te da ogni parte. Distruggeranno te e i tuoi abitanti e sarai rasa al suolo, perché tu non hai saputo riconoscere il tempo nel quale Dio è venuto a salvarti”.
Tale frase compare prima del discorso escatologico, relativamente isolata rispetto al contesto in cui è inserita e, come già detto, risulta più chiara e comprensibile.
Appare importante notare dal punto di vista psicologico la grande compassione di Gesù che piange per il destino di Gerusalemme e dei suoi abitanti.
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