In queste pagine si vuole
offrire una panoramica di pensieri, riflessioni, meditazioni che mi
sono sembrate particolarmente significative nel corso di numerosi
anni di letture varie.
Gli argomenti concernono il cristianesimo, la fede, la spiritualità e sono tratte da diversi
autori anche atei o appartenenti ad altre religioni di tutto il
mondo.
Non può certo essere una
lettura continuativa e senza soste, bensì diluita nel tempo alla ricerca di spunti
di riflessione che possono permettere un attimo di pausa, di
introspezione, di confronto con gli altri e contribuire a un
percorso psicologico di ricerca interiore e di cammino esistenziale.
Le frasi che si
propongono sono state scritte su foglietti sparsi e poi riportate in
un testo unico.
La raccolta, non è
quindi sistematica: segue un percorso temporale e non logico, cercando
di riportare per quanto possibile la fonte degli scritti.
Origene afferma che Gesù
risorto è apparso solo a chi aveva gli occhi per vederlo.
Il male è assenza di
Dio.
Il massimo
dell’oggettività è l’intersoggettività.
“Dio ti cerca”. “Se
mi cerca vuole dire che mi ha già trovato” (A. Camus).
Gesù dice: “Se mi
cerchi mi hai già trovato” (B. Pascal).
Armand Puig i Tarrech (2007), I Vangeli Apocrifi. Edizioni San Paolo,
Milano, 2010:
Sarete contenti solo se
guarderete con amore il vostro fratello.
Coloro che lo vogliono si
liberino dai legami.
Hai visto tuo fratello?
Dunque hai visto il tuo Dio.
Ogni volta che cadi,
alzati un’altra volta e sarai salvato.
Il mondo è un ponte:
attraversalo, ma non fermarti lì.
Il perdono è
assolutamente necessario perché nessuno viene risparmiato dal
peccato.
Non abbiate paura di
quelli che vi vogliono uccidere, perché, dopo avervi ucciso, non
potranno farvi più nulla.
Olivier
Todd, Albert Camus. Une vie. Gallimard, Paris, 1999:
Noi prendiamo l’abitudine
di vivere prima di acquistare quella di pensare.
L’abisso che c’è fra
la certezza che io ho della mia esistenza ed il contenuto che tento
di dare a questa sicurezza, non sarà mai colmato. Sarò sempre
estraneo a me stesso.
L’assurdo dipende tanto
dall’uomo quanto dal mondo ed è, per il momento, il loro solo
legame. (Aggiungo: l’unico legame è Dio che abolisce l'assurdo).
Che cosa forma il
fondamento del conflitto della frattura fra il mondo e il mio spirito
se non la coscienza che ne ho?
Che cos'è, infatti,
l'uomo assurdo? Colui che, senza negarlo, nulla fa per l'eterno.
L'uomo assurdo non ha
nulla da giustificare.
Pensare è, innanzitutto,
volere creare un mondo (o limitare il proprio, il che si riduce alla
stessa cosa).
Il presente è reale solo
quando diviene ricordo.
Sant'Agostino dice: la
misura dell'uomo è amare senza misura.
Amare una persona è
accettare di andare a vivere con lei.
Sapere tacere, ridere ed
anche annoiarsi insieme è uno dei privilegi dell'amore e
dell'amicizia.
Proverbio arabo: se
quello che hai da dire non è così bello come il silenzio, allora
non dirlo.
Dio ti cerca. Non mi
cercherebbe se non mi avesse già trovato.
A. Malraux: una vita non
vale niente, ma non c'è niente che non vale una vita.
Sapere vivere: conciliare
i propri vizi e le proprie virtù.
L'assurdo: l'uomo ha la
consapevolezza di trascendere il mondo, ma la morte lo smentisce.
Alphonse Daudet:
L'odio è la collera dei
deboli.
Il giorno è fatto per
gli esseri, la notte per le cose.
G. Bernanos. Journal d'un
curé de campagne, Plon, Paris, 1936:
La grazia è dimenticare
se stessi. La grazia delle grazie è amare se stessi con umiltà come
qualsiasi parte delle membra sofferenti di Gesù Cristo.
L'umiltà è invincibile.
Quando il Signore mi tira
fuori, per caso, una parola utile all'anima, io la sento dal male che
mi fa.
Il Vangelo è insegnare
la povertà ai poveri (e non solo a loro).
Tutto quello che esiste
deve essere utilizzato per il bene.
Il ridicolo è sempre
così vicino al sublime.
Una cosa è soffrire
l'ingiustizia, una cosa è subirla.
Un dolore vero che esce
dall'uomo appartiene prima di tutto a Dio.
Io sono dove Dio mi
vuole?
Dio non giudica la nostra
vita, ma la condivide, la assume.
Giudicarci sui nostri
atti può essere altrettanto vero che giudicarci sui nostri sogni.
La malattia è una
mancanza alle regole della buona salute.
L'agonia umana è prima
di tutto un atto d'amore.
La maggiore parte degli
uomini insegue il successo. I forti generalmente ci riescono, i
deboli difficilmente. Beati quei deboli che ricercano la saggezza
perché questa è l'unica via per essere più forti dei forti.
Accettare la propria debolezza avvicina a Dio.
B. Chenu. Sept vies pour
Dieu et pour l'Algerie. Bayard Editions, Paris, 1996:
La logica dell'aldilà è
fare al meglio tra noi, oggi, insieme.
Non c'è che dire sì
alla volontà del Padre.
Andare verso l'altro e
andare verso Dio è la stessa cosa.
La fede è la convinzione
profonda che Dio lavora per la nostra felicità.
Il regalo più bello è
la fiducia.
L'uomo è uno straniero
viaggiatore sulla terra.
La saggezza è coltivare
il proprio giardino.
“Quando tu sei qui, io
non so più che esisto” dice l'amante all'amata.
I regali di Dio non sono
sempre facili.
Nella nostra vita c'è
sempre un bambino da mettere al mondo: il bambino di Dio che siamo
noi. Bisogna rinascere (San Giovanni).
La speranza di Dio si
realizza nella povertà.
Dio, giusto, ha voluto
subire la sorte dell'ingiusto.
I nostri errori sono i
nostri migliori maestri e i nostri peggiori giudici.
Il Cristianesimo è
l'unica religione che afferma che Dio si è incarnato ed è entrato
nella storia. Quindi, il Cristianesimo è l'unica religione che si
possa sottoporre alla ricerca secondo criteri scientifici di
verificabilità e falsificazione (G. Scarso).
San Paolo, Prima Lettera
ai Corinzi:
Non vi è santificazione
senza le opere buone.
La nuova condizione umana
è post-messianica.
La fede non dà la
presunzione di conoscere la verità.
La fede, la speranza, la
carità, ma di tutte più grande è la carità.
La libertà si fonda e si
giustifica nel comandamento: amerai il prossimo tuo come te stesso:
libertà, fraternità.
La fede supera la legge:
la carità è frutto della fede e non della legge.
Si è liberi se si è al
servizio gli uni degli altri.
J. Ratzinger (Benedetto
XVI). Gesù di Nazaret. Libreria Editrice Vaticana, Città del
Vaticano, 2011:
Vigilare significa fare
qua e ora la cosa giusta.
Il futuro non ci porrà
in una situazione diversa da quella che nell'incontro con Gesù si è
già realizzata.
La parola di Gesù è il
vero firmamento.
La previsione
escatologica di Gesù non è una profezia, ma mostra la via giusta
per oggi e per domani.
“Vita eterna” è un
concetto relazionale: mediante la relazione con Colui che è vivente
anche l'uomo acquista la vita vera.
L'Essere di Gesù è un
“essere per”.
Pascal: “Quelle gocce
di sangue le ho versate per te”.
“Ho sete”: questo
grido di Gesù è rivolto a tutti noi.
Passi biblici che sono
riferiti a Gesù: Isaia 53; Sapienza 2, 10-20; Salmo 21 (22).
Gesù dopo la
Risurrezione mangia con gli Apostoli pane e sale.
Risorgere significa non
subire la corruzione.
Marana tha: vieni
Signore; Maran atha: il Signore è venuto.
A. Camus. La chute.
Gallimard, Paris, 1956:
Molti imbecilli
condividono l'idea di essere le persone più intelligenti del mondo.
L'uomo non può amare
senza amarsi.
Se i malfattori fossero
sempre condannati, le persone oneste si crederebbero innocenti.
Non aspettate il giudizio
universale. Arriva tutti i giorni.
La proprietà è un
assassinio.
J. Ratzinger (Benedetto
XVI). L'infanzia di Gesù. Rizzoli, Milano, 2012:
Nella genealogia di Gesù
compaiono quattro donne: nessuna di loro era ebrea.
Nei racconti
dell'infanzia di Gesù vi è il passaggio fra l'Antico e il Nuovo
Testamento.
Nell'Annunciazione a
Maria è espressa la Trinità.
Gesù significa: Dio
salva.
Dio, creando l'uomo
libero, si è reso dipendente da lui.
Sant'Ireneo: come l'uomo
passerà in Dio se Dio non è passato nell'uomo?
La nascita di Dio in
terra avviene attraverso la Parola: il sì di Maria in risposta alle
parole dell'angelo.
Nell'annuncio a Giuseppe
viene detto che Gesù salverà il suo popolo dal peccato: solo Dio
può farlo.
Giovanni Papini: “Meglio
per quell'uomo non essere mai nato” possono essere parole di
rammarico e di compassione per un terribile destino.
Giuseppe Novello: “Il
mondo si divide in buoni e quelli che si credono buoni”.
A. Socci. Indagine su
Gesù. Rizzoli, Milano, 2008:
E. Renan: Gesù è
l'individuo che ha fatto fare alla specie umana il più grande passo
verso il divino.
J.J. Rousseau: La vita e
la morte di Socrate sono di un uomo, la vita e la morte di Gesù sono
di un dio.
F. Nietsche: Tutto quanto
soffre, tutto quanto è appeso alla croce è divino. Tutti hanno
pensato di cambiare il mondo uccidendo. Gesù solo l'ha cambiato
lasciandosi uccidere.
J. Malègue: Oggi il
difficile non è l'accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe
accettare Dio se non fosse Cristo.
Quid est veritas? Est vir
qui adest.
Gesù migliora la Torà
ponendosi al di sopra di essa.
Sant' Agostino: Chi
conosce Te, conosce sé.
K. Barth: Cogitor, ergo
sum: sono pensato, dunque esisto.
M. Clavel: E' a partire
dal mio niente che Dio si può manifestare.
T.S. Eliot (1935).
Assassinio nella cattedrale. In: Opere. Bompiani, Milano, 1986:
Il meglio è nemico del
bene.
Secondo Lutero nel
Vangelo bisogna solo cercare la Parola e la promessa di Dio, non
leggi e dogmi.
Per Lutero nella morte la
cosa più grande è il il terrore della morte.
K. Marx: Lutero spezzò
la fede nell'autorità restaurando l'autorità della fede. Sconfisse
la servitù per devozione mettendo al suo posto la servitù per
convinzione.
H. Heine: il nano sulle
spalle del gigante vede più lontano di lui.
T. Caldwell: non si può
insegnare nulla a un uomo; lo si può solo aiutare a scoprire le cose
dentro di sé. Non si può sottoporre a dogma la storia.
B. Pascal:
Conoscere di essere
miserabili è, quindi, un segno di miseria, ma in pari tempo, un
segno di grandezza.
Credo, ergo sum.
Pascal fonda ogni
certezza nella fede del Gesù storico.
Il supremo passo della
ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la
oltrepassano.
La conoscenza di Dio
senza quella della nostra miseria produce l'orgoglio.
La conoscenza della
nostra miseria senza quella di Dio produce la disperazione.
La conoscenza di Gesù
rappresenta il giusto mezzo perché vi troviamo sia Dio, sia la
nostra miseria.
Ci sono due eccessi:
escludere la ragione, ammettere solo la ragione.
Neppure nella fede,
quindi, si ha una certezza esente dal dubbio.
Noi conosciamo Dio solo
per mezzo di Gesù Cristo.
S. Kierkegaard: la fede
ha portato il dubbio nel mondo.
F. Hegel: Dio è in
divenire, esiste la storia di Dio in relazione a quella dell'umanità.
Il Cristianesimo è
religione della comunicazione fra Dio e l'uomo.
Il Cristianesimo è
umanesimo radicale.
La Verità del Vangelo
non è teorico-contemplativa, ma pratico-operativa: la Carità.
La dottrina di Gesù è
inseparabile dalla sua persona.
La dottrina di Gesù
consiste nel seguirlo: non un dovere, ma un potere, una grazia.
Nell'attesa messianica
degli ebrei, il salvatore proviene da Dio.
Origene: l'incarnazione
di Dio è il presupposto per la divinizzazione dell'uomo.
La riflessione teologica
si è spostata sempre più dalla funzione di Gesù di tramite fra Dio
e gli uomini al suo rapporto con Dio, cioè alla sua sostanza. Ciò
ha trascinato la speculazione teologica sempre più in astratto in
questioni lontane dalla fede originaria divenendo fonte di dogmi e,
conseguentemente, di eresie.
Anche il dubbio
appartiene alla fede.
Per Teilhard de Chardin
Dio non è solo la causa iniziale dell'universo, ma è anche la causa
finale: lo attira verso di Sé.
Secondo Whitehead Dio è
un comprensivo compagno di sofferenze.
G. Simenon: le ombre sono
sempre più importanti della realtà che riflettono.
Frère Crhistian: (Sept
vies pour Dieu et l'Algerie):
“Ecco che potrò, se
piacerà a Dio, gettare il mio sguardo in quello del Padre per
contemplare con Lui i suoi figli dell'islam, così come li vede,
tutti illuminati dalla gloria del Cristo, frutti della Sua passione,
investiti dal dono dello Spirito di cui la gioia segreta sarà sempre
di stabilire la comunicazione e di ristabilire la somiglianza
giocando con le differenze”.
“E anche tu, l'amico
dell'ultimo momento, che non avrai potuto sapere quello che facevi.
Sì, anche per te io lo voglio questo GRAZIE e questo “a Dio”
così come Tu lo consideri. E che ci sia dato di ritrovarci, ladri
felici, in paradiso, se piacerà a Dio, nostro Padre di tutti e due.
AMEN, Incha Allah”.
G. Bernanos:
Non si può essere e
sembrare nello stesso tempo.
Abbiamo torto a mettere
il passato dietro a noi. Il passato ci aspetta nell'Eternità.
E' una cosa pericolosa
immaginare la propria vita prima di viverla.
Non c'è che un dolore e
un malessere al mondo: quello di non sapere amare abbastanza.
Non è la prova che
lacera, è la resistenza che vi si fa.
Il più elevato grado di
speranza è il superamento della disperazione.
Avere avuto ragione non
ha mai dato niente a nessuno.
La preghiera non è essa
stessa la forma soprannaturale, la forma divina della simpatia?
Un cristiano non può
essere moralista.
La preghiera è una
necessità e non un obbligo.
Lo scandalo dell'universo
non è la sofferenza, ma la libertà.
Noi non rientriamo in noi
stessi che per morire ed è là che Egli ci aspetta.
Gesù Cristo fa del
dolore e della gioia, della vita e della morte, una sola realtà.
Signore, dammi sempre il
necessario. Non pensavo che il necessario fosse così poca cosa.
Jaffè D:
Gesù non abolisce la
legge, ma si riconosce il diritto di interpretarla liberamente.
Gesù fa riferimento a se
stesso: “in verità io vi dico”. Non fa riferimento a dei
maestri.
L'unica autorità a cui
Gesù si riferisce è quella del Padre Suo e di tutta l'umanità.
Gesù dà più importanza
all'azione che allo studio delle Legge.
Harper Lee: il Signore
non ti manda mai nulla di più doloroso di quello che puoi
sopportare.
Pitagora: non permettere
al tuo corpo di diventare la tomba della tua anima.
A. Compte: vivere per gli
altri non è soltanto un rigoroso dovere, è la felicità.
E. Kant: l'amicizia è la
bellezza della virtù.
B.J. Tyrrell
Cristoterapia. Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1988:
Così il Padre, il Figlio
e lo Spirito Santo danzano l'uno nell'altro, e noi siamo chiamati a
unirci alla loro danza d'amore.
Secondo Lao Tzu il modo
giusto per fare è essere.
“Chiunque ama è
generato da Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchè Dio è
amore” (1 Gv 4, 7-8).
La verità rende liberi,
la comprensione trasforma, l'amore risana.
Secondo la filosofia Tao
quando cesseremo di essere stanchi delle nostre malattie, allora
cesseremo di essere malati.
Secondo M. Buber il
peccato è rimanere con se stessi. Nel momento in cui l'io si perde
nell'altro, il vero io è trovato e attuato nel più perfetto dei
modi.
A. Vergote Psicologia
religiosa. Borla, Roma, 1979:
Definire è già
interpretare.
O la religione motivata è
una falsa soluzione o trascende la propria motivazione.
L'atto religioso è ciò
che esiste di maggiormente immediato e primitivo nella persona.
Distante e vicino, strano
e seducente, il sacro è quindi un'armonia di contrasti.
Dostoevskij: “ Se Dio
non esiste, tutto è permesso”. Non la pensa così l'ateo Camus.
I valori materni
s'integrano pertanto nell'esistenza come uno dei suoi vettori
affettivi essenziali. Perciò possiamo aspettarci di ritrovarli
nell'immagine divina.
La Vergine adempie la
funzione di una madre divinizzata, di colei che consola.
In Dio i rapporti
verticali e orizzontali si riuniscono.
L'atteggiamento religioso
attua una sintesi fra il divenire personale e la solidarietà
sociale.
La fede è al tempo
stesso certezza e interrogazione.
La psicologia non è in
grado di dedurre Dio dalla semplice immagine del padre umano.
Quando escludiamo il
passato dal presente, assicuriamo al passato misconosciuto
l'occasione di mantenere con insistenza i suoi effetti perturbanti.
La religione del Padre è
essenzialmente religione della libertà dei figli.
G.W. Allport: “Un
sentimento religioso che si è largamente emancipato dalle sue
origini ed è diventato funzionalmente autonomo, non può più essere
considerato come asservito ad altri desideri anche se la funzione
iniziale ha potuto essere di quest'ordine.
Il senso comunitario è
un buon criterio per giudicare l'atteggiamento religioso.
Una religione deve essere
altamente personale e insieme profondamente comunitaria.
La conversione è una
ristrutturazione della personalità.
Il cambiamento è
determinato dalla conoscenza della verità di se stesso.
L'unica verità è la
carità secondo Gesù. Il cambiamento è determinato dalla carità.
Il senso della fede è
una relazione con l'Altro.
La fede si fonda su Dio
come persona.
La fede ha sempre il
carattere dell'ascolto di una parola.
Il dubbio metodico della
ragione durerà, quindi, tanto quanto persisterà la fede. Lungi,
però, dal diminuirla, costituisce l'ambiente in cui si scopre la
certezza della fede. I dubbi di fede non hanno, quindi, un carattere
colpevole. Non devono farci sentire la nostra fede sminuita.
La Parola di Dio è una
spada: scinde l'essere fino alla radice.
André Maurois, Les
silences du Colonel Bramble. Grasset, Paris, 1950:
Non si è degni di essere
graditi dai propri amici quando non ci si espone mai a risultare loro
sgraditi.
L'assurdo nasce dal
confronto fra l'appello dell'uomo ed il silenzio irragionevole del
mondo.
Credo perché non
comprendo.
Il silenzio eterno di
questi spazi infiniti mi rassicura, ma la costante stupidità delle
nostre piccole società mi terrorizza.
San Francesco di Sales:
bisogna lasciare il passato alla misericordia di Dio, il presente
alla nostra fedeltà, il futuro alla divina Provvidenza.
B. Shaw: L'uomo
ragionevole si adatta all'ambiente, l'uomo irragionevole cerca di
adattare l'ambiente. E' per questo che ogni progresso è l'opera di
imbecilli.
J. Rostand: la scienza ha
fatto di noi degli dei prima ancora che meritassimo di essere uomini.
Non ci sono miracoli.
Oppure, che è lo stesso, non ci sono che miracoli.
G. Santayana: il
fanatismo consiste nel raddoppiare i nostri sforzi quando abbiamo
dimenticato i nostri obiettivi.
C.Talleyrand: non
fidatevi del primo momento: è quello buono. Non bisogna prendersela
contro le cose perché questo non gli fa niente. Tutto quello che è
esagerato, è insignificante.
Prima Lettera di San
Giovanni 4, 20: Infatti chi non ama il proprio fratello che vede, non
può amare Iddio che non vede.
San Paolo, Prima Lettera
ai Corinzi 13, 12: Al presente vediamo mediante specchio, in maniera
enigmatica. Allora vedremo invece faccia a faccia. Ora conosco
parzialmente, allora conoscerò anch'io come sono conosciuto.
San Paolo, Seconda
Lettera ai Corinzi 4, 18: Infatti le cose che si vedono sono
temporanee e quelle che non si vedono eterne (poiché noi non miriamo
alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono).
Benito Marconcini. Atti
degli Apostoli. ELLEDICI, Torino, 1994:
Dio ti dà la Sua gioia
(grazia) perché tu gioisca.
La permissione del male
da parte di Dio è sempre in vista di un bene migliore.
Ogni battezzato è
missionario, responsabile della fede altrui come della propria.
Ambroise Paré: “Io ho
medicato la ferita, Dio l'ha guarita”.
Il Figlio di Dio ha
lavorato con mani d'uomo, ha pensato con mente d'uomo, ha agito con
volontà d'uomo, ha amato con cuore d'uomo. Nascendo da Maria
Vergine, Egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi
fuorché nel peccato.
Ignazio Sanna (2013): il
problema dell'uomo è direttamente intrecciato con il problema di
Dio. La crisi di Dio, infatti, ha condotto lentamente alla crisi
dell'uomo.
Enzo Bianchi (2011): Gesù
è un uomo innanzitutto credibile e affidabile, uomo che si è
spogliato per entrare in dialogo, uomo capace di accogliere e
incontrare tutti, uomo capace di decentrarsi per annunciare il Regno
di Dio.
Giovanni Reale (2010):
Camus diceva che Cristo è venuto al mondo per affrontare due
problemi che la filosofia non risolverà mai. Primo: perché soffro?
Secondo: perché nasco con appeso al collo il cartello “condannato
a morte?”....Gesù li ha presi su di sé, quindi li ha
sacralizzati.
Y. Redalié. I Vangeli.
Variazioni lungo il racconto. Claudiana, Torino, 2011:
E' un'illusione che una
sola voce umana possa essere la trascrizione perfetta della parola di
Dio.
La scelta
dell'incarnazione espone Dio alla vulnerabilità.
Sono quello che posso
raccontare di me stesso.
La mia libertà comincia
là dove comincia la libertà dell'altro.
Il Vangelo non apre a
un'evasione mitica, ma affronta il reale, fatto di contraddizioni, di
conflitti, di sofferenze.
H. Küng
(2012):
Il Gesù storico si
dimostra assolutamente inconfondibile, oggi come allora.
Il messaggio di Gesù è
in effetti incommensurabilmente diverso.
Il peccato contro lo
Spirito Santo: imperdonabile è solo il rifiuto del perdono.
Nella speranza la fede
raggiunge la sua meta e, viceversa, nella fede la speranza ha il suo
fondamento permanente.
B. Prete (1957): Chi
accende la luce di Dio in un uomo fa sorgere il sole in un mondo
nuovo.
V. Hugo (1977): Quando
viene la verità, le siamo ostili, e contro ogni ragione abbiamo
delle ragioni.
J. Samarago (1991):
Il bene e il male non esistono in se
stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro.
Lo specchio e i sogni sono cose simili,
sono come l'immagine dell'uomo di fronte a se stesso.
Il destino di ognuno è proprio nelle
mani degli altri.
Gli uomini non scelgono i sogni che
fanno. Allora sono i sogni che scelgono gli uomini.
Un albero geme se lo si taglia, un cane
guaisce se lo picchiano, un uomo cresce se lo offendono.
Mia madre e i miei fratelli sono coloro
che non hanno bisogno di aspettare l'ora della mia morte per
impietosirsi della mia vita.
Bruno Ferrero (2018):
Noi la chiamiamo
“sofferenza”. Dio la chiama “ho bisogno di te”.
A. de Saint Exupéry, Il
piccolo principe:
Il paese delle lacrime è
così misterioso.
L'essenziale è
invisibile agli occhi.
Gli occhi sono ciechi,
bisogna cercare con il cuore.
Michele Do, Amare la
chiesa, Edizioni Qiqajon, Biella, 2008:
Il cuore dell'uomo è il
primo Vangelo.
Quando cerco il meglio di
me nel contrasto tra la Bibbia scritta e quella del cuore, scelgo
quella del cuore.
Gli umili sono epifania
di Dio.
Ci sono due tristezze
nella vita: la domanda senza risposta e la risposta senza domanda,
quando nessuno chiede.
Non ricordiamo il
Vangelo, non lo leggiamo, non lo diciamo, ma lo siamo: l'Evangelo è
in noi.
Se il cristiano ha il
dovere di non relativizzare l'assoluto, la gerarchia ha il dovere di
non assolutizzare il relativo.
La verità tace quando è
tempo di tacere, ma tacendo grida con il grido della pazienza (Santa
Caterina da Siena).
Dio è presente in noi
come domanda prima di presentarsi come risposta.
La chiesa è segno e
simbolo di cose più grandi di lei.
Talvolta la teologia nel
suo complesso appare come un'enorme escrescenza sulla vita della
Lieta Novella (R. Guardini).
Il sorriso della madre è
il primo sacramento che l'uomo incontra sul suo cammino.
L'uomo è troppo grande
perché l'istituzione, qualunque istituzione, gli basti.
Ogni creatura è un sogno
unico e inedito di Dio.
Tutti insieme formiamo
l'unico volto del Signore (D. Turoldo).
Impossibile all'uomo, ma
possibile a Dio perché Dio è il
Signore dell'impossibile (San Matteo 19, 26, San Marco 10, 27, San
Luca 18, 27).
Non
è le strada che è impossibile, è l'impossibile che è la strada
(S. Kierkegaard).
Gesù
è l'assoluta trasparenza di Dio.
La vita dello spirito è
un perenne divenire che sollecita a un'ascesa senza fine (M.
Blondel).
André Maurois (1918):
Non si è degni di essere
graditi ai propri amici quando non ci si espone mai a risultare loro
sgraditi.
L'assurdo nasce dal
confronto fra l'appello dell'uomo ed il silenzio irragionevole del
mondo.
Credo perché non
comprendo.
Il silenzio eterno di
questi spazi infiniti mi rassicura, ma la costante stupidità delle
nostre piccole società mi terrorizza.
Bisogna lasciare il
passato alla misericordia di Dio, il presente alla nostra fedeltà,
il futuro alla divina provvidenza (San Francesco di Sales).
Martin Lutero:“Tu,
Signore Gesù, sei la mia giustizia, e io sono il tuo peccato; tu ti
sei caricato di ciò che era mio e mi hai dato ciò che era tuo, ti
sei attribuito ciò che non eri e mi hai dato di essere ciò che non
ero”.
I bambini piccoli ci
dicono qualcosa di grande e noi grandi ci nascondiamo dietro una
assoluta piccolezza (Emilio Lo Curcio).
Don Primo Mazzolari
(1939):
Gli oppressi domandano la
libertà. Arrivati a libertà, si cerca di toglierla agli altri.
Gli annali della carità
la vincono in durata e splendore sugli annali della gloria.
Il povero ha una grande
memoria del bene.
Stai in silenzio davanti
all'Eterno e aspetta (Salmo 97).
Dio non ha mani perché vuole che gli presti le mie, non ha piedi perché vuole camminare con
i miei verso la casa del povero: non ha labbra perché vuole le mie
parole e i miei baci per chi soffre e chi muore.
Ovunque la carità ha
stabilito la sua adorabile presenza, sopra c'è una croce.
C'è chi ha bisogno di
fare meditazioni sulla morte: il povero no! L'ha tanto vicina!
Cristo ha cominciato a
vincere la morte, guardandola venire.
Quelli per cui muore,
sono quelli che lo fanno morire.
Il più grande peccato è
credere che vi possa essere un peccato che eccede la Sua
misericordia, un peccato che la Sua misericordia non possa perdonare
se noi glielo domandiamo di cuore.
Le più grandi
ingiustizie vennero quasi sempre commesse per la trascuratezza dei
buoni che per la malvagità dei tristi.
Ci vuole sempre un
peccatore per accelerare il passo del bene.
La dignità non è che un
bisogno di amore.
La briciola che la carità
mi lascia, contiene più gioia del molto che mi sono accaparrato
contro la carità.
Se pensiamo che il dolore
è la cosa veramente seria della vita, più seria della stessa morte,
la cosa più nostra, la cosa di tutti, non avremo paura di accettare
l'assurdo.
Chi fu sepolto con il
Cristo, con il Cristo risorgerà.
Siamo cattivi e siamo
infelici: forse siamo cattivi perché siamo infelici.
San Paolo:
Cristo non ha mai
commesso peccato, ma Dio lo ha caricato del nostro peccato per
riabilitarci dinanzi a sé per mezzo di lui (2 Cor. 5-21).
I Giudei cercano i segni,
i greci la sapienza; noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per
i Giudei, stoltezza per i pagani (1 Corinzi 1-23).
Sono stato crocifisso con
Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me
(Galati 2-20).
Nell'amore non c'è
timore, al contrario l'amore compiuto scaccia il timore, perché il
timore suppone un castigo e chi teme non è compiuto nell'amore (1
Giovanni 4-18).
Il credere e il
comprendere s'intrecciano in modo complesso e delicato e
costituiscono la struttura fondamentale della fede e della teologia
cristiana (Gianfranco Ravasi, 2019).
La Croce di Dio ha voluto
essere il dolore di ciascuno; e il dolore di ciascuno è il dolore di
Dio (Mario Pomilio, 1983).
Y. Martel (2001):
Se fai due passi verso
Dio, Lui ti corre incontro.
La presenza di Dio è la
ricompensa più grande.
Privo di immaginazione
fino all'ultimo, l'agnostico si perde la storia più bella.
Tutte le religioni sono
vere (Gandhi).
Dio va difeso dentro e
non fuori di noi.
Non c'è grandezza senza
bontà.
La mente umana si pone
grandi domande e trova piccole risposte.
Nel percepire il mondo,
ci aggiungiamo sempre qualcosa e la vita diventa una storia.
La vita è come un
romanzo. Ciascuno di noi ritiene di essere l'autore della propria
storia, ma ne è solo il protagonista. L'autore sono tutti gli altri
ed è bello che sia così (G. Scarso).
San Paolo:
Dio ha ridotto a pazzia
la sapienza di questo mondo (1 Corinti 1, 20).
La conoscenza fa
insuperbire, l'amore soltanto fa crescere nella fede (1 Corinti, 8,
1).
Se uno ama Dio, costui è
conosciuto da Dio (1 Corinti, 8, 3).
Dove c'è lo Spirito del
Signore c'è la libertà (2 Corinti 3, 17).
Se cercassi di piacere
agli uomini non sarei servitore di Cristo (Galati 1, 10).
Non sono più io che
vivo: è Cristo che vive in me (Galati 2, 20).
Il Dio invisibile si è
fatto visibile in Cristo, nato dal Padre prima della creazione del
mondo (Colossesi, 1, 15).
Gesù è l'immagine
perfetta di ciò che Dio è (Ebrei 1, 3).
La fede è un modo di
possedere già le cose che si sperano, di conoscere già le cose che
non si vedono (Ebrei 11,1).
Essere amici di questo
mondo significa essere nemici di Dio (Giacomo 4,4).
Infatti, se questa è la
volontà di Dio, meglio soffrire per avere fatto il bene che per
avere fatto il male (1 Pietro 3, 19).
Chi odia il suo prossimo
è un assassino. Voi lo sapete: se uno uccide il prossimo la vita
eterna non rimane in lui (1 Giovanni 3, 15).
Se uno non ama il
prossimo che si vede, non può amare Dio che non si vede (1 Giovanni
4, 20).