Il cristianesimo ha dato un grandissimo contributo allo sviluppo nell'arte nel Medio Evo, nel Rinascimento ed anche in epoche successive fino ai giorni nostri in letteratura, nella musica, nelle arti raffigurative e in architettura.
La fede ha dato origine a grandi capolavori che ne testimoniano lo spirito creativo, presente anche nell'arte povera e semplice come quella degli ex-voto.
Il racconto che segue vuole essere un piccolo contributo a questo cammino di fede.
Il racconto che segue vuole essere un piccolo contributo a questo cammino di fede.
Mi sentii sollevare da
terra e mi ritrovai stretta nella mano destra di un vecchio dalla
barba bianca.
Altre mie compagne erano
state afferrate da diversi uomini di tutte le età che si
trovavano in gruppo a trascinare con pochi riguardi una giovane
donna.
Da quel poco che potevo
capire saremmo state lanciate tutte insieme per colpirla fino a
provocarne la morte.
Non so che cosa avesse
fatto per meritare tale pena ed io, insieme a tanti altre pietre come
me, sarei stata lo strumento di una esecuzione secondo una legge a me
ignota.
Davanti a quel gruppo di
gente arrabbiata stava seduto a terra un uomo, a capo chino, la mano
destra intenta a tracciare dei segni nella polvere con il dito
indice.
Poi sentii la sua voce
dire: “chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.
Sentii che tutte le mie
compagne furono lasciate cadere a terra.
Io, invece, fui scagliata
con rabbia, ma non contro quella donna, ma in aria, in alto nel
cielo.
Non fu certo la forza di
quel vecchio, ma sicuramente ciò che viene chiamato miracolo, a
scagliarmi così in alto nel cielo dove, nel buio, brillavano le
stelle.
Mi ritrovai, così,
roteando su me stessa, a girare intorno a quella Terra da cui ero
partita.
Mai avrei pensato in vita
mia di assistere ad uno spettacolo così meraviglioso.
Passò diverso tempo,
quanto non so.
Poi un giorno, o una
notte, perchè nello spazio dove brillano le stelle, credo che non si
distingua l'uno dall'altra, incontrai nuovamente quell'uomo vestito
di una candida tunica.
Il capo, il volto, le
mani, i piedi portavano i segni di un'atroce sofferenza, ma il suo
sguardo esprimeva una sovrannaturale serenità.
Non so se mi riconobbe,
pietra fra le tante, anche se sono convinta che il miracolo sia stato
opera sua, non so perché.
Il suo volto si distese
in un sorriso che esprimeva una bontà sovrumana e i segni della
sofferenza scomparvero come d'incanto dal suo corpo.
Mi disse: “ti ho fatta
salire fino in cielo per farti tornare sulla Terra, ma non ci
arriverai perchè brucerai e ti polverizzerai in un nulla”.
Lo so che le pietre non
parlano e non riescono ad esprimere in alcun modo le emozioni, anche
le più intense. Lui dovette indovinare i miei pensieri o, forse, già
li conosceva.
Le pietre non parlano,
non sanno esprimersi, ma pensano in silenzio, come tutti d'altronde.
“Stai tranquilla,
baderò a che tu non abbia a soffrire”.
Mi sentii rassicurata e
volevo ringraziarlo, ma non sapevo come.
Poi aggiunse:”
Scenderai quando è notte nel paese dove ci siamo incontrati la prima
volta e formerai al tuo passaggio una scia splendente, ma che durerà
solo pochi istanti, sufficienti, però, perchè una bambina possa
vederti e com'è d'uso in questi casi sulla Terra, esprimere un
desiderio”.
Volevo ancora chiedergli
quale sarebbe stata la richiesta di quella bambina, ma ero fiduciosa
che avrebbe soddisfatto la mia curiosità con la sua benevola
sollecitudine.
Infatti, disse ancora:
“domanderà che un giorno, anche se lontano la verità renderà
libere le donne al pari degli uomini in tutto il mondo fino alla fine
del tempo”.
Sparì dalla mia vista
con la stessa immediatezza con cui io mi precipitai verso la Terra.
Mi consumai splendendo
per un istante come una stella cometa, io umile pietra, nella
speranza che si realizzasse il sogno di una bambina.
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