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lunedì 11 dicembre 2017

In un recente viaggio a Malta sono venuto a conoscenza di un fatto che mi ha incuriosito e interessato dal punto di vista psicologico.
La lingua maltese è di origine semitica, di derivazione araba a seguito della dominazione islamica durata circa due secoli a partire dal 870 d.C.
Nel tempo si sono aggiunti alcuni vocaboli di origine italiana e inglese, ma la lingua parlata ha conservato la sua impronta araba nella struttura grammaticale e nel vocabolario, mentre per scrivere sono usati i caratteri latini.
I maltesi sono di religione cattolica e, a quanto mi è stato riferito, molto osservanti.
Il fatto che mi ha colpito è che la parola “Dio” corrisponde al maltese “Alla”.
E' interessante notare che fedeli cristiani si rivolgono a Dio come Alla che è il nome di Dio in arabo nella religione islamica.
Tutto ciò è, in realtà, un fatto a cui molti possono attribuire un'importanza limitata, considerandolo un dato scontato.
Eppure, il rapporto fra le due culture religiose sono spesso stati conflittuali in passato. Nell'attuale periodo storico il dialogo inter-religioso assume grande importanza per contrastare derive ideologiche intransigenti che tentano di allontanare popoli con fedi diverse.

In tale contesto porre l'attenzione su quanto detto sembra fornire un piccolo contributo, apparentemente marginale, ma ciò non di meno utile, al dialogo volto alla ricerca di punti di contatto e di unione fraterna.

A margine di tali considerazioni si può ancora ricordare che l'isola di Malta è conosciuta nel Nuovo Testamento (Atti degli Apostoli 28, 1-10) in quanto San Paolo e San Luca vi fecero naufragio intorno al 60 d.C., probabilmente nell'attuale baia di St. Paul.
Rimasero sull'isola per circa tre mesi prima di ripartire alla volta di Roma.
L'episodio del naufragio di Malta fa parte di quei passi degli Atti degli Apostoli in cui si passa dalla narrazione in forma impersonale al "noi".      

2 commenti:

  1. I punti in comune tra le due religioni sono molti, a partire dalla presenza nel Corano del profeta Īsā (Gesu'). Il confronto potrebbe essere occasione di arrichimento per entrambi. Purtroppo c'e' chi ha interessi diversi e tende a dividere alimentando l'odio.

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    1. Ringrazio per il commento molto arricchente. A questo proposito mi sembrano pertinenti le parole stesse del Vangelo: "dove sono riuniti due o tre nel mio nome, io sono là in mezzo a loro" (Matteo 18,20).

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