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mercoledì 16 maggio 2018

Brevi riflessioni sull'Annunciazione


Nell'aggiornamento del 15/02/18 sono state considerate alcune interessanti osservazioni di origine psicoanalitica circa il concepimento verginale di Gesù. Si trattava di un'analisi laica concernente le caratteristiche relazionali all'interno della famiglia, valide per tutte le famiglie di ogni tempo.
Appare interessante integrare tali riflessioni con quelle più prettamente religiose di Don Michele Do riguardanti l'aspetto soggettivo, interiore che Maria ci propone.
“Di fronte a Maria possiamo dire: beati quelli che accolgono il mistero di Dio, se ne nutrono e lo fanno diventare ricchezza della loro vita.
L'infinità di Dio che irrompe nel finito del nostro cuore porta a una dilatazione che è squartamento, sofferenza, gaudio” (15/08/87).
Questo breve percorso parte da considerazioni psicologiche, attraversa riflessioni spirituali e mi pare utile possa concludersi con alcune osservazioni teologiche.
Benedetto XVI (2012) osserva che nell'annunzio fatto dall'angelo a Maria (Luca 1, 26-38) si trovano le tre Persone della Trinità: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Sono presenti e attive nel rapporto con l'umanità, con il singolo essere umano, in questo caso una donna che dice sì al piano divino.
Benedetto XVI osserva che, contrariamente a quanti pensano che la concezione della Trinità sia frutto di una speculazione teologica assai posteriore alla redazione dei Vangeli, in realtà questa faceva già parte della prima predicazione apostolica ed è stata teorizzata più tardi, ma sulla base di una sua presenza negli scritti neotestamentari.

Amore e amicizia


Sapete che cos'è l'amicizia? Sì, essere fratello e sorella, due anime che si toccano senza confondersi, le due dita della mano. E l'amore? Oh, l'amore è essere due e non essere che una persona sola. Un uomo e una donna che si fondono in un angelo. E' il cielo.
Victor Hugo, 1831

L'amore è rinunciare a essere completamente se stessi per fare parte di un nuovo tutto.
Georges Simenon, 1956