Nell'aggiornamento del
15/02/18 sono state considerate alcune interessanti osservazioni di
origine psicoanalitica circa il concepimento verginale di Gesù. Si
trattava di un'analisi laica concernente le caratteristiche
relazionali all'interno della famiglia, valide per tutte le famiglie
di ogni tempo.
Appare interessante
integrare tali riflessioni con quelle più prettamente religiose di
Don Michele Do riguardanti l'aspetto soggettivo, interiore che Maria
ci propone.
“Di fronte a Maria
possiamo dire: beati quelli che accolgono il mistero di Dio, se ne
nutrono e lo fanno diventare ricchezza della loro vita.
L'infinità di Dio che
irrompe nel finito del nostro cuore porta a una dilatazione che è
squartamento, sofferenza, gaudio” (15/08/87).
Questo breve percorso
parte da considerazioni psicologiche, attraversa riflessioni
spirituali e mi pare utile possa concludersi con alcune osservazioni
teologiche.
Benedetto XVI (2012)
osserva che nell'annunzio fatto dall'angelo a Maria (Luca 1, 26-38)
si trovano le tre Persone della Trinità: il Padre, il Figlio, lo
Spirito Santo. Sono presenti e attive nel rapporto con l'umanità,
con il singolo essere umano, in questo caso una donna che dice sì al
piano divino.
Benedetto XVI osserva
che, contrariamente a quanti pensano che la concezione della Trinità
sia frutto di una speculazione teologica assai posteriore alla
redazione dei Vangeli, in realtà questa faceva già parte della
prima predicazione apostolica ed è stata teorizzata più tardi, ma
sulla base di una sua presenza negli scritti neotestamentari.