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sabato 7 novembre 2020

Opere e fede


Nell'ambito della storia del cristianesimo si ha un lungo e ampio dibattito circa la priorità della fede sulle opere o viceversa per seguire il cammino verso l'attuazione del Regno di Dio.

Le chiese evangeliche propendono per la fede, mentre quella cattolica conferisce rilevante importanza anche alle opere.

Martin Lutero era stato illuminato dalle parole di San Paolo: “Il giusto vivrà di fede” (Romani, 1, 17).

Da quel momento il primato di questa nel pensiero protestante tende a privilegiare la Grazia di Dio, cioè il suo intervento dispensatore di fede nella storia, rispetto alle opere buone compiute dall'uomo che risulta privato del libero arbitrio.

Tale questione sarà oggetto di una dotta disputa tra Erasmo da Rotterdam (De libero arbitrio, 1524) e Martin Lutero (De servo arbitrio, 1525).

Questa discussione mi ha suscitato da molto tempo perplessità, dubbi e incertezze, pensando alla rilevanza che Gesù ha dato alle opere di carità in diversi passi del Vangelo, in particolare in quello riferito da San Matteo circa il bene fatto ai fratelli più piccoli del Signore (25, 31-46).

Personalmente ritengo di essermi chiarito le idee leggendo la Lettera ai Romani dove San Paolo conduce un'approfondita analisi concernente l'importanza della fede rispetto alle opere intese, nel suo pensiero, come quelle compiute in osservanza della Legge mosaica.

Risulta evidente che San Paolo non contrappone la fede alle opere di carità, ma alle azioni compiute secondo i dettami della Legge, molto minuziosa nell'elencare azioni permesse e proibite nella vita quotidiana, ad esempio, il sabato.

Il pio ebreo doveva osservare scrupolosamente tali opere perdendo di vista la carità verso il prossimo.

Particolarmente chiare mi sembrano le parole di San Paolo: “Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della Legge” (Romani 3, 28).

D'altronde assai conosciuta è la sua affermazione: “Ora rimangono bensì la fede, la speranza, la carità, queste tre cose; ma la più grande è la carità” (1 Corinzi 13, 13).