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giovedì 7 maggio 2020

Pensieri sparsi


In queste pagine si vuole offrire una panoramica di pensieri, riflessioni, meditazioni che mi sono sembrate particolarmente significative nel corso di numerosi anni di letture varie.
Gli argomenti concernono il cristianesimo, la fede, la spiritualità e sono tratte da diversi autori anche atei o appartenenti ad altre religioni di tutto il mondo.
Non può certo essere una lettura continuativa e senza soste, bensì diluita nel tempo alla ricerca di spunti di riflessione che possono permettere un attimo di pausa, di introspezione, di confronto con gli altri e contribuire a un percorso psicologico di ricerca interiore e di cammino esistenziale.
Le frasi che si propongono sono state scritte su foglietti sparsi e poi riportate in un testo unico.
La raccolta, non è quindi sistematica: segue un percorso temporale e non logico, cercando di riportare per quanto possibile la fonte degli scritti.

Origene afferma che Gesù risorto è apparso solo a chi aveva gli occhi per vederlo.
Il male è assenza di Dio.
Il massimo dell’oggettività è l’intersoggettività.
“Dio ti cerca”. “Se mi cerca vuole dire che mi ha già trovato” (A. Camus).
Gesù dice: “Se mi cerchi mi hai già trovato” (B. Pascal).
Armand Puig i Tarrech (2007), I Vangeli Apocrifi. Edizioni San Paolo, Milano, 2010:
Sarete contenti solo se guarderete con amore il vostro fratello.
Coloro che lo vogliono si liberino dai legami.
Hai visto tuo fratello? Dunque hai visto il tuo Dio.
Ogni volta che cadi, alzati un’altra volta e sarai salvato.
Il mondo è un ponte: attraversalo, ma non fermarti lì.
Il perdono è assolutamente necessario perché nessuno viene risparmiato dal peccato.
Non abbiate paura di quelli che vi vogliono uccidere, perché, dopo avervi ucciso, non potranno farvi più nulla.
Olivier Todd, Albert Camus. Une vie. Gallimard, Paris, 1999:
Noi prendiamo l’abitudine di vivere prima di acquistare quella di pensare.
L’abisso che c’è fra la certezza che io ho della mia esistenza ed il contenuto che tento di dare a questa sicurezza, non sarà mai colmato. Sarò sempre estraneo a me stesso.
L’assurdo dipende tanto dall’uomo quanto dal mondo ed è, per il momento, il loro solo legame. (Aggiungo: l’unico legame è Dio che abolisce l'assurdo).
Che cosa forma il fondamento del conflitto della frattura fra il mondo e il mio spirito se non la coscienza che ne ho?
Che cos'è, infatti, l'uomo assurdo? Colui che, senza negarlo, nulla fa per l'eterno.
L'uomo assurdo non ha nulla da giustificare.
Pensare è, innanzitutto, volere creare un mondo (o limitare il proprio, il che si riduce alla stessa cosa).
Il presente è reale solo quando diviene ricordo.
Sant'Agostino dice: la misura dell'uomo è amare senza misura.
Amare una persona è accettare di andare a vivere con lei.
Sapere tacere, ridere ed anche annoiarsi insieme è uno dei privilegi dell'amore e dell'amicizia.
Proverbio arabo: se quello che hai da dire non è così bello come il silenzio, allora non dirlo.
Dio ti cerca. Non mi cercherebbe se non mi avesse già trovato.
A. Malraux: una vita non vale niente, ma non c'è niente che non vale una vita.
Sapere vivere: conciliare i propri vizi e le proprie virtù.
L'assurdo: l'uomo ha la consapevolezza di trascendere il mondo, ma la morte lo smentisce.
Alphonse Daudet:
L'odio è la collera dei deboli.
Il giorno è fatto per gli esseri, la notte per le cose.
G. Bernanos. Journal d'un curé de campagne, Plon, Paris, 1936:
La grazia è dimenticare se stessi. La grazia delle grazie è amare se stessi con umiltà come qualsiasi parte delle membra sofferenti di Gesù Cristo.
L'umiltà è invincibile.
Quando il Signore mi tira fuori, per caso, una parola utile all'anima, io la sento dal male che mi fa.
Il Vangelo è insegnare la povertà ai poveri (e non solo a loro).
Tutto quello che esiste deve essere utilizzato per il bene.
Il ridicolo è sempre così vicino al sublime.
Una cosa è soffrire l'ingiustizia, una cosa è subirla.
Un dolore vero che esce dall'uomo appartiene prima di tutto a Dio.
Io sono dove Dio mi vuole?
Dio non giudica la nostra vita, ma la condivide, la assume.
Giudicarci sui nostri atti può essere altrettanto vero che giudicarci sui nostri sogni.
La malattia è una mancanza alle regole della buona salute.
L'agonia umana è prima di tutto un atto d'amore.
La maggiore parte degli uomini insegue il successo. I forti generalmente ci riescono, i deboli difficilmente. Beati quei deboli che ricercano la saggezza perché questa è l'unica via per essere più forti dei forti. Accettare la propria debolezza avvicina a Dio.
B. Chenu. Sept vies pour Dieu et pour l'Algerie. Bayard Editions, Paris, 1996:
La logica dell'aldilà è fare al meglio tra noi, oggi, insieme.
Non c'è che dire sì alla volontà del Padre.
Andare verso l'altro e andare verso Dio è la stessa cosa.
La fede è la convinzione profonda che Dio lavora per la nostra felicità.
Il regalo più bello è la fiducia.
L'uomo è uno straniero viaggiatore sulla terra.
La saggezza è coltivare il proprio giardino.
“Quando tu sei qui, io non so più che esisto” dice l'amante all'amata.
I regali di Dio non sono sempre facili.
Nella nostra vita c'è sempre un bambino da mettere al mondo: il bambino di Dio che siamo noi. Bisogna rinascere (San Giovanni).
La speranza di Dio si realizza nella povertà.
Dio, giusto, ha voluto subire la sorte dell'ingiusto.
I nostri errori sono i nostri migliori maestri e i nostri peggiori giudici.
Il Cristianesimo è l'unica religione che afferma che Dio si è incarnato ed è entrato nella storia. Quindi, il Cristianesimo è l'unica religione che si possa sottoporre alla ricerca secondo criteri scientifici di verificabilità e falsificazione (G. Scarso).
San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi:
Non vi è santificazione senza le opere buone.
La nuova condizione umana è post-messianica.
La fede non dà la presunzione di conoscere la verità.
La fede, la speranza, la carità, ma di tutte più grande è la carità.
La libertà si fonda e si giustifica nel comandamento: amerai il prossimo tuo come te stesso: libertà, fraternità.
La fede supera la legge: la carità è frutto della fede e non della legge.
Si è liberi se si è al servizio gli uni degli altri.
J. Ratzinger (Benedetto XVI). Gesù di Nazaret. Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2011:
Vigilare significa fare qua e ora la cosa giusta.
Il futuro non ci porrà in una situazione diversa da quella che nell'incontro con Gesù si è già realizzata.
La parola di Gesù è il vero firmamento.
La previsione escatologica di Gesù non è una profezia, ma mostra la via giusta per oggi e per domani.
“Vita eterna” è un concetto relazionale: mediante la relazione con Colui che è vivente anche l'uomo acquista la vita vera.
L'Essere di Gesù è un “essere per”.
Pascal: “Quelle gocce di sangue le ho versate per te”.
“Ho sete”: questo grido di Gesù è rivolto a tutti noi.
Passi biblici che sono riferiti a Gesù: Isaia 53; Sapienza 2, 10-20; Salmo 21 (22).
Gesù dopo la Risurrezione mangia con gli Apostoli pane e sale.
Risorgere significa non subire la corruzione.
Marana tha: vieni Signore; Maran atha: il Signore è venuto.
A. Camus. La chute. Gallimard, Paris, 1956:
Molti imbecilli condividono l'idea di essere le persone più intelligenti del mondo.
L'uomo non può amare senza amarsi.
Se i malfattori fossero sempre condannati, le persone oneste si crederebbero innocenti.
Non aspettate il giudizio universale. Arriva tutti i giorni.
La proprietà è un assassinio.
J. Ratzinger (Benedetto XVI). L'infanzia di Gesù. Rizzoli, Milano, 2012:
Nella genealogia di Gesù compaiono quattro donne: nessuna di loro era ebrea.
Nei racconti dell'infanzia di Gesù vi è il passaggio fra l'Antico e il Nuovo Testamento.
Nell'Annunciazione a Maria è espressa la Trinità.
Gesù significa: Dio salva.
Dio, creando l'uomo libero, si è reso dipendente da lui.
Sant'Ireneo: come l'uomo passerà in Dio se Dio non è passato nell'uomo?
La nascita di Dio in terra avviene attraverso la Parola: il sì di Maria in risposta alle parole dell'angelo.
Nell'annuncio a Giuseppe viene detto che Gesù salverà il suo popolo dal peccato: solo Dio può farlo.
Giovanni Papini: “Meglio per quell'uomo non essere mai nato” possono essere parole di rammarico e di compassione per un terribile destino.
Giuseppe Novello: “Il mondo si divide in buoni e quelli che si credono buoni”.
A. Socci. Indagine su Gesù. Rizzoli, Milano, 2008:
E. Renan: Gesù è l'individuo che ha fatto fare alla specie umana il più grande passo verso il divino.
J.J. Rousseau: La vita e la morte di Socrate sono di un uomo, la vita e la morte di Gesù sono di un dio.
F. Nietsche: Tutto quanto soffre, tutto quanto è appeso alla croce è divino. Tutti hanno pensato di cambiare il mondo uccidendo. Gesù solo l'ha cambiato lasciandosi uccidere.
J. Malègue: Oggi il difficile non è l'accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe accettare Dio se non fosse Cristo.
Quid est veritas? Est vir qui adest.
Gesù migliora la Torà ponendosi al di sopra di essa.
Sant' Agostino: Chi conosce Te, conosce sé.
K. Barth: Cogitor, ergo sum: sono pensato, dunque esisto.
M. Clavel: E' a partire dal mio niente che Dio si può manifestare.
T.S. Eliot (1935). Assassinio nella cattedrale. In: Opere. Bompiani, Milano, 1986:
Il meglio è nemico del bene.
Secondo Lutero nel Vangelo bisogna solo cercare la Parola e la promessa di Dio, non leggi e dogmi.
Per Lutero nella morte la cosa più grande è il il terrore della morte.
K. Marx: Lutero spezzò la fede nell'autorità restaurando l'autorità della fede. Sconfisse la servitù per devozione mettendo al suo posto la servitù per convinzione.
H. Heine: il nano sulle spalle del gigante vede più lontano di lui.
T. Caldwell: non si può insegnare nulla a un uomo; lo si può solo aiutare a scoprire le cose dentro di sé. Non si può sottoporre a dogma la storia.
B. Pascal:
Conoscere di essere miserabili è, quindi, un segno di miseria, ma in pari tempo, un segno di grandezza.
Credo, ergo sum.
Pascal fonda ogni certezza nella fede del Gesù storico.
Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la oltrepassano.
La conoscenza di Dio senza quella della nostra miseria produce l'orgoglio.
La conoscenza della nostra miseria senza quella di Dio produce la disperazione.
La conoscenza di Gesù rappresenta il giusto mezzo perché vi troviamo sia Dio, sia la nostra miseria.
Ci sono due eccessi: escludere la ragione, ammettere solo la ragione.
Neppure nella fede, quindi, si ha una certezza esente dal dubbio.
Noi conosciamo Dio solo per mezzo di Gesù Cristo.
S. Kierkegaard: la fede ha portato il dubbio nel mondo.
F. Hegel: Dio è in divenire, esiste la storia di Dio in relazione a quella dell'umanità.
Il Cristianesimo è religione della comunicazione fra Dio e l'uomo.
Il Cristianesimo è umanesimo radicale.
La Verità del Vangelo non è teorico-contemplativa, ma pratico-operativa: la Carità.
La dottrina di Gesù è inseparabile dalla sua persona.
La dottrina di Gesù consiste nel seguirlo: non un dovere, ma un potere, una grazia.
Nell'attesa messianica degli ebrei, il salvatore proviene da Dio.
Origene: l'incarnazione di Dio è il presupposto per la divinizzazione dell'uomo.
La riflessione teologica si è spostata sempre più dalla funzione di Gesù di tramite fra Dio e gli uomini al suo rapporto con Dio, cioè alla sua sostanza. Ciò ha trascinato la speculazione teologica sempre più in astratto in questioni lontane dalla fede originaria divenendo fonte di dogmi e, conseguentemente, di eresie.
Anche il dubbio appartiene alla fede.
Per Teilhard de Chardin Dio non è solo la causa iniziale dell'universo, ma è anche la causa finale: lo attira verso di Sé.
Secondo Whitehead Dio è un comprensivo compagno di sofferenze.
G. Simenon: le ombre sono sempre più importanti della realtà che riflettono.
Frère Crhistian: (Sept vies pour Dieu et l'Algerie):
“Ecco che potrò, se piacerà a Dio, gettare il mio sguardo in quello del Padre per contemplare con Lui i suoi figli dell'islam, così come li vede, tutti illuminati dalla gloria del Cristo, frutti della Sua passione, investiti dal dono dello Spirito di cui la gioia segreta sarà sempre di stabilire la comunicazione e di ristabilire la somiglianza giocando con le differenze”.
“E anche tu, l'amico dell'ultimo momento, che non avrai potuto sapere quello che facevi. Sì, anche per te io lo voglio questo GRAZIE e questo “a Dio” così come Tu lo consideri. E che ci sia dato di ritrovarci, ladri felici, in paradiso, se piacerà a Dio, nostro Padre di tutti e due.
AMEN, Incha Allah”.
G. Bernanos:
Non si può essere e sembrare nello stesso tempo.
Abbiamo torto a mettere il passato dietro a noi. Il passato ci aspetta nell'Eternità.
E' una cosa pericolosa immaginare la propria vita prima di viverla.
Non c'è che un dolore e un malessere al mondo: quello di non sapere amare abbastanza.
Non è la prova che lacera, è la resistenza che vi si fa.
Il più elevato grado di speranza è il superamento della disperazione.
Avere avuto ragione non ha mai dato niente a nessuno.
La preghiera non è essa stessa la forma soprannaturale, la forma divina della simpatia?
Un cristiano non può essere moralista.
La preghiera è una necessità e non un obbligo.
Lo scandalo dell'universo non è la sofferenza, ma la libertà.
Noi non rientriamo in noi stessi che per morire ed è là che Egli ci aspetta.
Gesù Cristo fa del dolore e della gioia, della vita e della morte, una sola realtà.
Signore, dammi sempre il necessario. Non pensavo che il necessario fosse così poca cosa.
Jaffè D:
Gesù non abolisce la legge, ma si riconosce il diritto di interpretarla liberamente.
Gesù fa riferimento a se stesso: “in verità io vi dico”. Non fa riferimento a dei maestri.
L'unica autorità a cui Gesù si riferisce è quella del Padre Suo e di tutta l'umanità.
Gesù dà più importanza all'azione che allo studio delle Legge.
Harper Lee: il Signore non ti manda mai nulla di più doloroso di quello che puoi sopportare.
Pitagora: non permettere al tuo corpo di diventare la tomba della tua anima.
A. Compte: vivere per gli altri non è soltanto un rigoroso dovere, è la felicità.
E. Kant: l'amicizia è la bellezza della virtù.
B.J. Tyrrell Cristoterapia. Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo, 1988:
Così il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo danzano l'uno nell'altro, e noi siamo chiamati a unirci alla loro danza d'amore.
Secondo Lao Tzu il modo giusto per fare è essere.
“Chiunque ama è generato da Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchè Dio è amore” (1 Gv 4, 7-8).
La verità rende liberi, la comprensione trasforma, l'amore risana.
Secondo la filosofia Tao quando cesseremo di essere stanchi delle nostre malattie, allora cesseremo di essere malati.
Secondo M. Buber il peccato è rimanere con se stessi. Nel momento in cui l'io si perde nell'altro, il vero io è trovato e attuato nel più perfetto dei modi.
A. Vergote Psicologia religiosa. Borla, Roma, 1979:
Definire è già interpretare.
O la religione motivata è una falsa soluzione o trascende la propria motivazione.
L'atto religioso è ciò che esiste di maggiormente immediato e primitivo nella persona.
Distante e vicino, strano e seducente, il sacro è quindi un'armonia di contrasti.
Dostoevskij: “ Se Dio non esiste, tutto è permesso”. Non la pensa così l'ateo Camus.
I valori materni s'integrano pertanto nell'esistenza come uno dei suoi vettori affettivi essenziali. Perciò possiamo aspettarci di ritrovarli nell'immagine divina.
La Vergine adempie la funzione di una madre divinizzata, di colei che consola.
In Dio i rapporti verticali e orizzontali si riuniscono.
L'atteggiamento religioso attua una sintesi fra il divenire personale e la solidarietà sociale.
La fede è al tempo stesso certezza e interrogazione.
La psicologia non è in grado di dedurre Dio dalla semplice immagine del padre umano.
Quando escludiamo il passato dal presente, assicuriamo al passato misconosciuto l'occasione di mantenere con insistenza i suoi effetti perturbanti.
La religione del Padre è essenzialmente religione della libertà dei figli.
G.W. Allport: “Un sentimento religioso che si è largamente emancipato dalle sue origini ed è diventato funzionalmente autonomo, non può più essere considerato come asservito ad altri desideri anche se la funzione iniziale ha potuto essere di quest'ordine.
Il senso comunitario è un buon criterio per giudicare l'atteggiamento religioso.
Una religione deve essere altamente personale e insieme profondamente comunitaria.
La conversione è una ristrutturazione della personalità.
Il cambiamento è determinato dalla conoscenza della verità di se stesso.
L'unica verità è la carità secondo Gesù. Il cambiamento è determinato dalla carità.
Il senso della fede è una relazione con l'Altro.
La fede si fonda su Dio come persona.
La fede ha sempre il carattere dell'ascolto di una parola.
Il dubbio metodico della ragione durerà, quindi, tanto quanto persisterà la fede. Lungi, però, dal diminuirla, costituisce l'ambiente in cui si scopre la certezza della fede. I dubbi di fede non hanno, quindi, un carattere colpevole. Non devono farci sentire la nostra fede sminuita.
La Parola di Dio è una spada: scinde l'essere fino alla radice.
André Maurois, Les silences du Colonel Bramble. Grasset, Paris, 1950:
Non si è degni di essere graditi dai propri amici quando non ci si espone mai a risultare loro sgraditi.
L'assurdo nasce dal confronto fra l'appello dell'uomo ed il silenzio irragionevole del mondo.
Credo perché non comprendo.
Il silenzio eterno di questi spazi infiniti mi rassicura, ma la costante stupidità delle nostre piccole società mi terrorizza.
San Francesco di Sales: bisogna lasciare il passato alla misericordia di Dio, il presente alla nostra fedeltà, il futuro alla divina Provvidenza.
B. Shaw: L'uomo ragionevole si adatta all'ambiente, l'uomo irragionevole cerca di adattare l'ambiente. E' per questo che ogni progresso è l'opera di imbecilli.
J. Rostand: la scienza ha fatto di noi degli dei prima ancora che meritassimo di essere uomini.
Non ci sono miracoli. Oppure, che è lo stesso, non ci sono che miracoli.
G. Santayana: il fanatismo consiste nel raddoppiare i nostri sforzi quando abbiamo dimenticato i nostri obiettivi.
C.Talleyrand: non fidatevi del primo momento: è quello buono. Non bisogna prendersela contro le cose perché questo non gli fa niente. Tutto quello che è esagerato, è insignificante.
Prima Lettera di San Giovanni 4, 20: Infatti chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Iddio che non vede.
San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi 13, 12: Al presente vediamo mediante specchio, in maniera enigmatica. Allora vedremo invece faccia a faccia. Ora conosco parzialmente, allora conoscerò anch'io come sono conosciuto.
San Paolo, Seconda Lettera ai Corinzi 4, 18: Infatti le cose che si vedono sono temporanee e quelle che non si vedono eterne (poiché noi non miriamo alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono).
Benito Marconcini. Atti degli Apostoli. ELLEDICI, Torino, 1994:
Dio ti dà la Sua gioia (grazia) perché tu gioisca.
La permissione del male da parte di Dio è sempre in vista di un bene migliore.
Ogni battezzato è missionario, responsabile della fede altrui come della propria.
Ambroise Paré: “Io ho medicato la ferita, Dio l'ha guarita”.
Il Figlio di Dio ha lavorato con mani d'uomo, ha pensato con mente d'uomo, ha agito con volontà d'uomo, ha amato con cuore d'uomo. Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato.
Ignazio Sanna (2013): il problema dell'uomo è direttamente intrecciato con il problema di Dio. La crisi di Dio, infatti, ha condotto lentamente alla crisi dell'uomo.
Enzo Bianchi (2011): Gesù è un uomo innanzitutto credibile e affidabile, uomo che si è spogliato per entrare in dialogo, uomo capace di accogliere e incontrare tutti, uomo capace di decentrarsi per annunciare il Regno di Dio.
Giovanni Reale (2010): Camus diceva che Cristo è venuto al mondo per affrontare due problemi che la filosofia non risolverà mai. Primo: perché soffro? Secondo: perché nasco con appeso al collo il cartello “condannato a morte?”....Gesù li ha presi su di sé, quindi li ha sacralizzati.
Y. Redalié. I Vangeli. Variazioni lungo il racconto. Claudiana, Torino, 2011:
E' un'illusione che una sola voce umana possa essere la trascrizione perfetta della parola di Dio.
La scelta dell'incarnazione espone Dio alla vulnerabilità.
Sono quello che posso raccontare di me stesso.
La mia libertà comincia là dove comincia la libertà dell'altro.
Il Vangelo non apre a un'evasione mitica, ma affronta il reale, fatto di contraddizioni, di conflitti, di sofferenze.
H. Küng (2012):
Il Gesù storico si dimostra assolutamente inconfondibile, oggi come allora.
Il messaggio di Gesù è in effetti incommensurabilmente diverso.
Il peccato contro lo Spirito Santo: imperdonabile è solo il rifiuto del perdono.
Nella speranza la fede raggiunge la sua meta e, viceversa, nella fede la speranza ha il suo fondamento permanente.
B. Prete (1957): Chi accende la luce di Dio in un uomo fa sorgere il sole in un mondo nuovo.
V. Hugo (1977): Quando viene la verità, le siamo ostili, e contro ogni ragione abbiamo delle ragioni.
J. Samarago (1991):
Il bene e il male non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro.
Lo specchio e i sogni sono cose simili, sono come l'immagine dell'uomo di fronte a se stesso.
Il destino di ognuno è proprio nelle mani degli altri.
Gli uomini non scelgono i sogni che fanno. Allora sono i sogni che scelgono gli uomini.
Un albero geme se lo si taglia, un cane guaisce se lo picchiano, un uomo cresce se lo offendono.
Mia madre e i miei fratelli sono coloro che non hanno bisogno di aspettare l'ora della mia morte per impietosirsi della mia vita.
Bruno Ferrero (2018):
Noi la chiamiamo “sofferenza”. Dio la chiama “ho bisogno di te”.
A. de Saint Exupéry, Il piccolo principe:
Il paese delle lacrime è così misterioso.
L'essenziale è invisibile agli occhi.
Gli occhi sono ciechi, bisogna cercare con il cuore.
Michele Do, Amare la chiesa, Edizioni Qiqajon, Biella, 2008:
Il cuore dell'uomo è il primo Vangelo.
Quando cerco il meglio di me nel contrasto tra la Bibbia scritta e quella del cuore, scelgo quella del cuore.
Gli umili sono epifania di Dio.
Ci sono due tristezze nella vita: la domanda senza risposta e la risposta senza domanda, quando nessuno chiede.
Non ricordiamo il Vangelo, non lo leggiamo, non lo diciamo, ma lo siamo: l'Evangelo è in noi.
Se il cristiano ha il dovere di non relativizzare l'assoluto, la gerarchia ha il dovere di non assolutizzare il relativo.
La verità tace quando è tempo di tacere, ma tacendo grida con il grido della pazienza (Santa Caterina da Siena).
Dio è presente in noi come domanda prima di presentarsi come risposta.
La chiesa è segno e simbolo di cose più grandi di lei.
Talvolta la teologia nel suo complesso appare come un'enorme escrescenza sulla vita della Lieta Novella (R. Guardini).
Il sorriso della madre è il primo sacramento che l'uomo incontra sul suo cammino.
L'uomo è troppo grande perché l'istituzione, qualunque istituzione, gli basti.
Ogni creatura è un sogno unico e inedito di Dio.
Tutti insieme formiamo l'unico volto del Signore (D. Turoldo).
Impossibile all'uomo, ma possibile a Dio perché Dio è il Signore dell'impossibile (San Matteo 19, 26, San Marco 10, 27, San Luca 18, 27).
Non è le strada che è impossibile, è l'impossibile che è la strada (S. Kierkegaard).
Gesù è l'assoluta trasparenza di Dio.
La vita dello spirito è un perenne divenire che sollecita a un'ascesa senza fine (M. Blondel).
André Maurois (1918):
Non si è degni di essere graditi ai propri amici quando non ci si espone mai a risultare loro sgraditi.
L'assurdo nasce dal confronto fra l'appello dell'uomo ed il silenzio irragionevole del mondo.
Credo perché non comprendo.
Il silenzio eterno di questi spazi infiniti mi rassicura, ma la costante stupidità delle nostre piccole società mi terrorizza.
Bisogna lasciare il passato alla misericordia di Dio, il presente alla nostra fedeltà, il futuro alla divina provvidenza (San Francesco di Sales).
Martin Lutero:“Tu, Signore Gesù, sei la mia giustizia, e io sono il tuo peccato; tu ti sei caricato di ciò che era mio e mi hai dato ciò che era tuo, ti sei attribuito ciò che non eri e mi hai dato di essere ciò che non ero”.
I bambini piccoli ci dicono qualcosa di grande e noi grandi ci nascondiamo dietro una assoluta piccolezza (Emilio Lo Curcio).
Don Primo Mazzolari (1939):
Gli oppressi domandano la libertà. Arrivati a libertà, si cerca di toglierla agli altri.
Gli annali della carità la vincono in durata e splendore sugli annali della gloria.
Il povero ha una grande memoria del bene.
Stai in silenzio davanti all'Eterno e aspetta (Salmo 97).
Dio non ha mani perché vuole che gli presti le mie, non ha piedi perché vuole camminare con i miei verso la casa del povero: non ha labbra perché vuole le mie parole e i miei baci per chi soffre e chi muore.
Ovunque la carità ha stabilito la sua adorabile presenza, sopra c'è una croce.
C'è chi ha bisogno di fare meditazioni sulla morte: il povero no! L'ha tanto vicina!
Cristo ha cominciato a vincere la morte, guardandola venire.
Quelli per cui muore, sono quelli che lo fanno morire.
Il più grande peccato è credere che vi possa essere un peccato che eccede la Sua misericordia, un peccato che la Sua misericordia non possa perdonare se noi glielo domandiamo di cuore.
Le più grandi ingiustizie vennero quasi sempre commesse per la trascuratezza dei buoni che per la malvagità dei tristi.
Ci vuole sempre un peccatore per accelerare il passo del bene.
La dignità non è che un bisogno di amore.
La briciola che la carità mi lascia, contiene più gioia del molto che mi sono accaparrato contro la carità.
Se pensiamo che il dolore è la cosa veramente seria della vita, più seria della stessa morte, la cosa più nostra, la cosa di tutti, non avremo paura di accettare l'assurdo.
Chi fu sepolto con il Cristo, con il Cristo risorgerà.
Siamo cattivi e siamo infelici: forse siamo cattivi perché siamo infelici.
San Paolo:
Cristo non ha mai commesso peccato, ma Dio lo ha caricato del nostro peccato per riabilitarci dinanzi a sé per mezzo di lui (2 Cor. 5-21).
I Giudei cercano i segni, i greci la sapienza; noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani (1 Corinzi 1-23).
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me (Galati 2-20).
Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore compiuto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è compiuto nell'amore (1 Giovanni 4-18).
Il credere e il comprendere s'intrecciano in modo complesso e delicato e costituiscono la struttura fondamentale della fede e della teologia cristiana (Gianfranco Ravasi, 2019).
La Croce di Dio ha voluto essere il dolore di ciascuno; e il dolore di ciascuno è il dolore di Dio (Mario Pomilio, 1983).
Y. Martel (2001):
Se fai due passi verso Dio, Lui ti corre incontro.
La presenza di Dio è la ricompensa più grande.
Privo di immaginazione fino all'ultimo, l'agnostico si perde la storia più bella.
Tutte le religioni sono vere (Gandhi).
Dio va difeso dentro e non fuori di noi.
Non c'è grandezza senza bontà.
La mente umana si pone grandi domande e trova piccole risposte.
Nel percepire il mondo, ci aggiungiamo sempre qualcosa e la vita diventa una storia.
La vita è come un romanzo. Ciascuno di noi ritiene di essere l'autore della propria storia, ma ne è solo il protagonista. L'autore sono tutti gli altri ed è bello che sia così (G. Scarso).
San Paolo:
Dio ha ridotto a pazzia la sapienza di questo mondo (1 Corinti 1, 20).
La conoscenza fa insuperbire, l'amore soltanto fa crescere nella fede (1 Corinti, 8, 1).
Se uno ama Dio, costui è conosciuto da Dio (1 Corinti, 8, 3).
Dove c'è lo Spirito del Signore c'è la libertà (2 Corinti 3, 17).
Se cercassi di piacere agli uomini non sarei servitore di Cristo (Galati 1, 10).
Non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me (Galati 2, 20).
Il Dio invisibile si è fatto visibile in Cristo, nato dal Padre prima della creazione del mondo (Colossesi, 1, 15).
Gesù è l'immagine perfetta di ciò che Dio è (Ebrei 1, 3).
La fede è un modo di possedere già le cose che si sperano, di conoscere già le cose che non si vedono (Ebrei 11,1).
Essere amici di questo mondo significa essere nemici di Dio (Giacomo 4,4).
Infatti, se questa è la volontà di Dio, meglio soffrire per avere fatto il bene che per avere fatto il male (1 Pietro 3, 19).
Chi odia il suo prossimo è un assassino. Voi lo sapete: se uno uccide il prossimo la vita eterna non rimane in lui (1 Giovanni 3, 15).
Se uno non ama il prossimo che si vede, non può amare Dio che non si vede (1 Giovanni 4, 20).